Morte del proprietario: come subentrare nel contratto di affitto?
In questo breve articolo farò chiarezza su come, a seguito della morte del proprietario, si può procedere per subentrare nel contratto di affitto. Ovvero come effettuare il subentro “mortis causa”.
In particolare potrai capire come scegliere il regime di tassazione in cedolare secca senza incorrere in sanzioni rispettando le tempistiche e modalità previste dall’attuale normativa.
Per l’Agenzia delle Entrate il subentro nel contratto di affitto a seguito della morte del proprietario rientra nel subentro ex lege.
Questa è la definizione presente sul sito dell’agenzia delle Entrate “La cessione del contratto avviene ex lege, e prende il nome di subentro, in caso di modifica di una delle parti del contratto di locazione, riconducibile ad eventi estranei alla volontà delle parti.”
Come prima cosa è bene sapere che il contratto continua ad esistere per tutelare l’attuale inquilino.
Sembra una ovvietà ma ti assicuro che il mio staff riceve spesso domande del tipo “Ho ereditato un appartamento affittato devo rifare un nuovo contratto?” oppure “Il proprietario del mio appartamento è morto adesso devo lasciare l’appartamento?”
La seconda cosa da sapere è la mancanza di un obbligo specifico circa particolari adempimenti necessari.
La stessa agenzia delle entrate specifica che nessun adempimento o imposte sono dovute ma consiglia di inviare la comunicazione del subentro all’ufficio del registro dove è stato registrato il contratto.
Tuttavia se vuoi aderire al regime di tassazione chiamato Cedolare Secca devi prestare attenzione alle tempistiche! (QUI trovi un articolo di approfondimento sulla cedolare secca)
Nel caso in cui l’erede voglia aderire al regime di tassazione in cedolare secca ha tempo 30 giorni per comunicarlo all’agenzia delle entrate tramite apposito modello e inviare sempre entro lo stesso termine massimo, la raccomandata all’inquilino.
Decorsi i 30 giorni non sarà possibile optare per il regime di tassazione in cedolare secca e sarà necessario attendere la scadenza annuale e procedere con la comunicazione all’agenzia delle entrate attraverso l’apposito modulo RLI.
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Carlo Apostoli